venerdì 30 aprile 2010

Marino, Santoro e Niki Vendola fondano un nuovo partito


Marino, Santoro e Niki Vendola fondano un nuovo partito. Fonti attendibili riportano una svolta imminente all'interno del Partito Democratico: l'ennesima scissione. Ignazio Marino sarebbe pronto a lasciare il PD per abbracciare Niki Vendola e Sinistra e Libertà favorendo quindi l'entrata in politica di Michele Santoro che dismessi i panni di conduttore di Anno Zero sarebbe pronto al grande passo.

Il nuovissimo partito della sinistra troverebbe una sintesi, quella che una volta veniva definita una "piattaforma politica comune", sulla lotta dura e senza paura per i temi della sinistra libertaria: matrimoni gay, diritto alla dolce morte, aborto, ecc. ecc. oltre naturalmente all'impegno di bandiera contro il mai troppo poco citato precariato e la difesa di quell'informazione minata dalla egemonia berlusconiana.

Mentre gli italiani ogni volta che vengono chiamati alle urne non fanno che ribadire la loro voglia di bipartitismo o quanto meno di un bipolarismo competitivo, con l'orizzonte davanti di tre anni di legislatura, alla classe politica sembra quindi interessere di più utilizzare il tempo a disposizione per rimestare il pentolone politico che cogliere invece l'occasione storica di portare a compimento quelle riforme su cui tutte le maggiori forze politiche dietro le quinte di fatto concordano da tempo e che il Paese attende da almeno vent'anni.

Così dopo la rupture all'interno del PDL, dagli esiti tuttora incerti, si apre un'altra crepa nel sistema bipolare, questa volta a sinistra.

Un colpo questo che rischia di essere mortale per il fragile partito di Bersani, uscito malconcio dal risultato delle regionali. Dal canto suo il Segretario del PD proprio ad Anno Zero nella puntata di ieri stesso, cerca forse tardivamente, di alzare i toni per fugare le critiche di una leadership impalpabile, tentando di riagganciare un rapporto diretto con il mondo operaio industriale in agitazione, bypassando critiche ed eccezioni della stampa amica.

Ma come noto alle recenti primarie del PD Marino raccolse il 13% dei consensi e Niki Vendola viene già oggi dato tra i papabili per le primarie alla corsa per la poltrona di candidato a Palazzo Chigi nel 2013 per tutto il centro-sinistra e può vantare un indice di gradimento sull'elettorato di riferimento costantemente in crescita, infine la discesa in campo di Michele Santoro con l'ambizione di dare un volto politico a quella parte di elettorato anti-berlusconiana esasperata dalle indecisioni e dalle ambigue posizioni politiche del Partito Democratico scivolata nel dipietrismo.

A ben vedere la possibile dissoluzione del PD causata dalla scissione di Marino potrebbe portare ad una svolta centripeta per tutto il sistema politico italiano favorendo alla fine la formazione di quella famosa Kadima all'italiana che finirebbe quindi per aggregare i resti del PD insieme all'UDC, l'Alleanza di Rutelli e Tabacci sino al possibile arrivo in extremis della componente finiana del PDL, leader neanche a dirlo Luca Cordero di Montezemolo con l'obiettivo dichiarato di isolare e ridimensionare l'IDV, schiacciando a destra PDL e la Lega Nord facendo saltare lo schema bipolare.

Il pentolone della politica è in ebollizione perché dai rumors si passi ai fatti è solo questione di tempo.

Grecia, Il Sole24Ore: Ora si scopre che il default sarebbe servito


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giovedì 29 aprile 2010

giovedì 15 aprile 2010

Sulla Lega nelle banche

A giudicare dai risultati del CrediEuronord credo che se riusciamo a consegnare alla Lega anche i consigli di amministrazione delle piccole Banche del nord potremmo definirci come probabilmente prossimi al collasso...il che poi potrebbe peraltro essere un opportunità per ricominciare...ma... Inviato dal cellulare Nokia

Per il Tax Day statunitense

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