venerdì 19 novembre 2010

La Situazione è Grave, ma non è Seria



La situazione è Grave, ma non è Seria. Bisogna pensarla con Flaiano per riuscire a districarsi nella paralizzante crisi politica in cui si è rimasti attanagliati.
Un qualcosa che toglie la parola e lascia esterrefatti.
Roark ha pensato sul serio che il PDL da una parte e il PD dall'altra, con una legge elettorale che aveva lo stesso effetto di quella utilizzata negli States per le presidenziali, magari migliorata un domani con le primarie per legge oppure le preferenze in scheda, potesse portare nel lungo periodo ad un bipartitismo di cui il nostro Paese ha dannatamente bisogno per risolvere gli ultradecennali problemi strutturali che si ritrova. E invece no.
Attoniti si assiste al prevalere da una parte e dall'altra di una deriva di latifondismo politico che si attesta secondo modalità per cui non sono le leadership ad emergere dai partiti ma i partiti ad emergere dalle leadership, una prospettiva per cui tutti tranne due o tre si dichiarano contro il premio di maggioranza, in pratica per il ritorno del caos ante 1992, le pastette endemiche, l'ingovernabilità senza volto né responsabilità.
Di contro dopo quasi vent'anni di sacrifici e di economia asfittica è abbastanza chiaro che non basta portare ad oltre il 60% il peso del prelievo fiscale sulla popolazione per pagare il debito, esso è infatti oramai irredimibile, al più un altro governo di altro colore potrebbe in ragione di gravi inasprimenti fiscali riuscire solamente a riportare poco sopra il 100% il debito pubblico ma al prezzo di mandare in default l'economia reale.
La situazione è quindi Grave. Questo lo è da anni.
Ma non è Seria, perché una classe politica Seria, avrebbe da ANNI portato sul piatto un piano di ristrutturazione drastico e strategico del Debito Pubblico prima che in men che non si dica non siano il Fondo Monetario Internazionale o la Commissione Europea (sul modello irlandese) ad obbligarci a farlo e alle loro condizioni.
In questi anni ci si è però limitati a gestire l'esistente, ad accontentare tutti, a non dire la verità e cioé che in Italia non ci sono i soldi per gestire un sistema assistenziale come il nostro in un mondo in cui la concorrenza è spietata e i margini di impresa e Paesi sono ridotti a lumicino.
C'è da scegliere uno Stato cosa debba fare per i propri cittadini, lo Stato italiano non ha i soldi per fare tutto quello che fa oggi.
Ma come possono partiti e partitini di destra e sinistra che vivono delle prebende che elargiscono nelle istituzioni locali, negli enti, nelle società partecipate pubbliche, nei ministeri, nelle autorità, autoprivarsi proprio di ciò che da loro il potere di fottersene anche di referendum che inibisce loro la possibilità del finanaziamento pubblico cambiandogli semplicemente nome in "Rimborso elettorale", come possono rinunciare a ciò che chiamiamo il sistema del Welfare - tradotto Stato Assistenziale - in virtù del quale hanno generato una burocrazia senza nome che invece di sgrassare le differenze e le iniquità sociali lavora unicamente per ingrassare amici e amichetti. Impossibile.
Allora meglio lasciarsi andare con Flaiano all'ironia, la Situazione è Grave...ma non è Seria, aspettando sul fiume il cadavere di un sistema politico che puzza già e non da oggi.