lunedì 25 febbraio 2008
Chiarezza. La Cosa Chiara, anzi Bianca
L'analisi circa le cause del declino del nostro paese ha oramai raggiunto un grado di aquiescenza quasi univesale.
Dovrebbe quasi imbarazzare se non ci si rendesse conto del grottesco in cui siamo sprofondati.
Da destra a sinistra si condivide la visione di un paese strozzato da spesa pubblica per servizi scadenti nel migliore dei casi, ovvero inesistenti; per diritti elementari nelle moderne democrazie e da noi garantiti solo sulla carta, il tutto per una solidarietà pelosa che tutela soprattutto coloro che non hanno nulla da perdere perché nulla hanno investito in se stessi e negli altri, nella vita.
Ebbene tutto questo quando è cominciato?
Quand'è cominciato che abbiamo, meglio, hanno (noi contavamo allora meno di oggi) ipotecato il futuro nostro e dei nostri figli, adesso di nipoti e pronipoti.
Per fortuna a questo punto non servono le analisi e i comizi di Silvio Berlusconi, c'è la manualistica.
"L'economia mondiale tra crisi e benessere (1945-1980) - Una sintesi della storia economica del dopoguerra." Herman Van der wee (va bene qualsiasi edizione).
Vi leggerete che l'Italia comincia a mancare il passo della crescita del PIL Giapponese (Sì è vero crescita del PIL Giapponese) e la lira a perdere competitività quando all'indomani del successo all'interno della Democrazia Cristiana della linea del Centro e della Sinistra DC (oggi nel PD e nei partitini di centro UDC compresa) esso stringerà accordi con il PCI per il "progresso".
Ora per il PCI "progresso" voleva dire mandare in pappa il sorgente capitalismo italiano e per la DC dotare lo Stato italiano di quel welfare che - a loro modo di vedere - doveva assicurare il raggiungimento degli obiettivi costituzionali; risultato: nel 2008 abbiamo un Welfare State che fa schifo e che pesa più di quello inglese alla fine della seconda guerra mondiale, senza però aver perduto alcun Impero globale.
Ora qual'è la novità di questi giorni di inizio campagna elettorale: la chiarezza.
I responsabili del dissesto del nostro paese sono tutti dall'altra parte. Tutto quello che sta a sinistra del PDL, quello è il responsabile del declino e vabbene rinnovarsi (se lo auspicano tutti i sani di mente) ma di acqua sotto i ponti ne dovrà passare.
E va bene anche battersi dentro un grande partito perché prevalgano idee liberali ad una riedizione da destra dei tanti socialismi che ci condannano. Tutto va bene se tutto è più chiaro.
L'arco costituzionale che ha permesso che noi si diventasse il terzo paese del mondo per debito pubblico ma non per PIL, un paese dove intere e importanti zone soffocano nei rifiuti, nel malgoverno, nell'abbandono, il circolo dove proliferano i "Buoni a Nulla Capaci di Tutto" che abbiamo visto all'opera nell'ultima legislatura è finalmente chiaro come sia tutto dall'altra parte.
E poi chi vince vince.
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