giovedì 7 gennaio 2010
In Memory of Murray Rothbard
Quindici anni fa veniva a mancare il grande economista e filosofo Murray Rothbard, colui che nel suo lavoro riuscì a teorizzare un applicazione dogmatica del liberalismo di scuola austriaca portata fino alle estreme conseguenze.
Certo in anni come questi, dopo la Crisi innescata dal collasso del sistema creditizio americano, anni in cui sulla parola mercato, ci si è industriati a riversare tutti i rifiuti intellettuali possibili dei socialismi esacerbati ed avvelenati da decenni di sconfitte culturali, diventa difficile magnificare l'opera di qualcuno cui non bastò la teorizzazione di uno Stato Minimo quale unico compromesso politico concepibile secondo schemi filosofici liberali, ma che portò la sua opera di indagine sino alle porte di quello che è stato poi definito anarco-capitalismo.
Quella di Rothbard fu l'immaginazione di un mondo dove tutto è mercato e allo Stato viene tutt'al più lasciato lo spazio da riempire di un Commonwealth di valori condivisi da una data comunità, uno Stato spogliato della direzione della sicurezza, appaltata a società private, di quella della giusitizia, riformata nel senso degli arbitrati privati, un mondo in cui l'istruzione, come già preconizzato da Ayn Rand, fosse organizzata quale un sistema editoriale privato, senza titoli di studio dal valore legale, guardando più all'antica Atene che alla Mosca degli anni '20, per non parlare della divisione tra Stato ed Economia, alla stregua di quella tra lo Stato stesso e le confessioni religiose.
Non a caso, il silenzio in cui è caduto l'anniversario dei quindici anni dalla sua morte.
Con buona pace di tanti, che in un momento di depressione agognano il ritorno della presa dello Stato sulle aspirazioni dell'individuio, opere come L'Etica della Libertà o il nuovo manifesto libertario, pur nell'utopia e nello sforzo profetico, restano oggi più che mai colonne portanti per una coerente impostazione metodologica dell'individualismo, un pensiero che ai massimi livelli, come quelli raggiunti da Rothbard, diviene ed è divenuto, sinonimo di umanesimo.
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