"Non ci vuole Mandrake -spiega Di Pietro- per sapere cosa c'e' da fare in materia di giustizia. Ci vogliono piu' soldi per la sicurezza, per le forze di polizia e per le forze dell'ordine, ci vuole un insieme di provvedimenti ordinari per fare in modo che ci sia piu' personale, per fare in modo che si accorcino i tempi per fare giustizia, che si riducano i gradi di giudizio, insomma c'e' da fare tutto meno che quello che vogliono fare". Roma, 2 set. Adnkronos
Ogni volta che ascolta o legge qualcosa di Di Pietro, a Roark vengono i brividi.
Ancora una volta il pretoriano del giustizialismo aprioristico da del piduista a chi cerca di rendere chiaro nell'ordinamento il principio costituzionale del giusto processo, a questo serve la separazione delle carriere: non si può passare da avvocato della accusa a organo giudicante come se si trattasse semplicemente di una diversa mansione.
Per Roark bisognerebbe fare di più ma questo è già un passo avanti.
Roark è con la Lega: democrazia diretta, l'elezione dei Pubblici Ministeri.
Di Pietro, che c'azzecc la P2?
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