venerdì 7 novembre 2008

Disonestà intellettuale senza confini



ROMA - "In Italia il figlio di un immigrato Keniota sarebbe ancora a fare la fila per il permesso di soggiorno. In America invece diventa presidente". (Agr)



Il Re dei paradossi adesso si propone sul panorama politico nazionale come il riformatore.

Il principale rappresentante del filone politico culturale che nel recente passato ha costituito il collante tra il conservatorismo intransigente del più recalcitrante sindacato nazionale, quella CGIL che si oppone in tutti i modi alla mutazione genetica della scuola e dell'università da "stipendificio" a luogo di formazione, adesso viene a dare lezioni di americanismo al paese!

E già caro Presidente D'Alema perché "tutto è possibile" - come di ce Obama - negli Stati Uniti perché lì esiste un sistema scolastico, di College e universitario che sa fondere sapientemente pubblico e privato in nome del merito: si chiama possibilità di scegliere, ovvero LIBERTA'.
Una cosa che nel nostro Paese è negata principalmente dalla capacità di mobilitazione proprio della CGIL, il cui azionista di maggioranza è il suo partito, il PD.
Incredibile.

Adesso conosciamo qualcosa di più sulla sostanza del Partito Democratico: la simpiatia di Dario Franceschini, la disonestà intellettuale di Massimo D'Alema, mixate con il cerchiobottismo veltroniano.
Non male.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu