mercoledì 5 marzo 2008

Operazioni sulla striscia di Gaza



Ecco un luminoso esempio di informazione di guerra all'italiana (ma anche all'europea)

Repubblica - Alberto Stabile:

Lunghi cortei con grappoli di bandiere gialle, se il defunto era un militante, o senza bandiere, soltanto le face assorte del dolore, scivolano lungo le strade che portano ai cimiteri di Jabaliya e di Sheik Radwan. Una di queste processioni riunisce gli amici e i parenti superstiti della famiglia Atallah, nome noto a Gaza e, a quanto sembra, senza una particolare coloritura politica. Resta perciò un mistero, come mai, sabato pomeriggio poco dopo le cinque, un aereo israeliano abbia sganciato tre bombe sull´edificio di via Nafaq, nel centralissimo quartiere di Rimal, dove Abdel Rahaman Atallah, di 62 anni, viveva con la moglie, Suad Rajab, 60 anni e i suoi quattro figli, due maschi e due femmine, a loro volta sposati e genitori di sei bambini. Gli adulti sono morti tutti. Dei sei bambini, quattro sono ricoverati in ospedale per ferite gravi e tra questi un neonato di due giorni.



La Stampa - Francesca Paci:

Da Jabaliya a Gaza City, poco più di dieci chilometri, si snoda un lungo multiplo funerale interrotto da soste e colpi di kalashnikov nei punti in cui ci sono stati caduti. Le macerie della palazzina degli Atallah, distrutta da un missile sabato notte, sono già una pietra miliare di questo macabro corteo. Sei vittime, madre, padre, due sorelle e due fratelli entrambi leader delle Brigate al Qassam.


Prosit!

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