mercoledì 4 giugno 2008

Siamo alle solite un altro "articolo 18"


D'accordo la Lega e il suo pieno di voti.
D'accordo il lassismo del precedente governo.
Giusto che venga mandato un segnale di presenza dello Stato e delle forze dell'ordine.
Ok, va bene anche che abbiamo un problema di immigrazione clandestina serio (del resto abbiamo un po' di coste da controllare...).
Il problema esiste. Dobbiamo affrontarlo.
Ma se il nuovo governo Berlusconi ha intenzione di intavolare un'altra battaglia contro i mulini a vento rendendo il dibattito sul reato di clandestinità una battaglia ideologica, come in passato fu per l'art. 18...allora c'è da preoccuparsi.
Con il mare di riforme economiche di cui necessita il Paese scopriamo la vera emergenza non sia il taglio radicale della spesa per dar fiato agli investimenti e ad una finanza pubblica che danza pericolosamente sull'orlo della bancarotta ovvero l'economia reale arrivata alla canna del gas: no, il problema è il reato di clandestinità.
Roark prova una simpatia viscerale per gli autonomisti e per gente come Umberto Bossi o Maroni (Calderoli è difficile ragazzi...ci sto provando), ma la tendenza dei migliori leghisti (Umberto Bossi e Maroni) va detto, troppo spesso è volta ad ideologizzare, a fare nell'azione di governo - per lo meno in quello del Paese - operazioni di acquisizione di consenso e poco importa poi il risultato. Sia chiaro, un po' tutti si comportano così quando sono a Palazzo Chigi o sullo scranno regionale e comunale, ma errare è umano, perseverare diabolico.
Eppoi a Roark da un po' fastidio tutto questo atteggiamento occhiuto che è montato sul problema sicurezza: la sicurezza, la sicurezza, la sicurezza...basta!
Pragmatismo prima di tutto.
C'è il codice penale e la certezza della pena non si ristabilisce introducendo nuovi reati, nuovi ingolfamenti giudiziari, ritardi, anni buttati e riforme da riformare senza che siano mai entrate in vigore.
Se c'è da espellere uno sbandato che venga espulso, punto.
Ma da qui a trasformare mediaticamente l'Italia nel Bronx per finire a fare una figura Heideriana, questo no!
Il Governo se deve proprio servire a qualcosa certamente serve alla tutela della vita dei cittadini che lo sovvenzionano lautamente e per essa deve impegnarsi, ma deve impegnarsi in egual modo all'espansione della sfera della libertà individuale che in Italia è atavicamente mortificata e ciò per riconsegnare al futuro della penisola, nuovamente una prospettiva di benessere.

E' per tali ragioni che al Governo c'è questa maggioranza. Non per abbaiare alla luna.

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