Così con un bel sorrisone televisivo il grande Obama tende la mano ad Ahmadinejad, mettendo avanti a tutto (leggi la corsa nucleare, il sovvenzionamento di organizzazioni terroristiche, il calpestamento sistematico dei piÙ elementari diritti umani, l'assassinio di Stato di ieri stesso di un blogger buttato in carcere per aver espresso il suo dissenso, lo spregio del diritto internazionale, l'odio verso Israele, ecc. ecc.) in nome di un appeasment che sa di ritirata.
Il comportamento di Obama con gli iraniani ricorda da vicino Jack Nicholson in Mars Attacks il capolavoro di Tim Burton: un Presidente USA che si trova di fronte a marziani che da una parte non perdono occasione per dire che vengono in pace dall'altra fanno terra bruciata; Nicholson nel film cerca grottescamente un accordo anche di fronte agli atti di aperta sfida dei marziani.
I marziani quì sono gli iraniani che nonostante il gesto di Obama non sono soddisfatti, vogliono di più, oltre l'umiliazione. Il brutto è che c'è la sensazione che Barack possa concederglielo.
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